
Cini Boeri
"La gioia è insita nell’atto del progettare, nel proporre il nuovo e nel crearlo con responsabilità e passione. L’impegno corrisponde a un’etica morale e intellettuale, che dovrebbe sempre accompagnare il nostro lavoro, in tutti i suoi aspetti”


Cini Boeri (1924-2020) mantiene per tutta la vita un forte legame con Milano, sua città natale. Durante la Seconda Guerra Mondiale si rifugia sul Lago Maggiore, partecipa alla Resistenza e conosce Renato Boeri, futuro marito e padre dei suoi tre figli. Dopo la laurea in Architettura e un breve apprendistato con Gio Ponti, collabora per oltre un decennio con Marco Zanuso. Nel 1963 apre il suo studio e inizia una carriera autonoma che spazia tra architettura, design industriale e allestimenti, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali.

"L’architettura è una scienza che si prende cura dell’umanità."

Il lavoro di Cini Boeri è guidato da una visione etica e umanistica. Progetta mettendo al centro le esigenze dell’individuo, con l’obiettivo di favorirne l’autonomia nello spazio e nelle relazioni.
Lontana da ogni dogmatismo, promuove un’estetica funzionale e poetica, attenta al vissuto delle persone, e crede nella responsabilità sociale dell’architettura, intesa come strumento per migliorare la qualità della vita e portare gioia. La sua pratica è animata da un forte impegno morale e intellettuale, da un approccio sperimentale ai materiali e da un costante desiderio di superare i canoni rigidi del design contemporaneo.
