Julep: going leather
L’iconica collezione firmata da Jonas Wagell incontra la pelle.
Tag: Storie
Con le sue forme morbide e avvolgenti, Julep ha conquistato il cuore di chi lo vive ogni giorno. Questa famiglia di imbottiti si lega a segni pieni e generosi, che acquistano un’inaspettata leggerezza grazie alla base rientrante che sembra quasi sollevare da terra i vari elementi. Julep è semplice ma estremamente espressivo, è un gioco di volumi e proporzioni declinabile in diverse finiture che oggi si arricchiscono con una nuova variante: la pelle.
In occasione del lancio di questo nuovo rivestimento, abbiamo incontrato Jonas Wagell.
Cosa ha guidato la tua creatività nel design di Julep?
JW — Il divano incarna la mia passione per le forme semplici e molto grafiche, dove la funzione è bellezza ed estetica, così come pura praticità che qui si traduce in un comfort straordinario. Con Tacchini ho instaurato un dialogo e nella sua filosofia ho trovato il contesto perfetto per esprimere le mie forme minimali, creando allo stesso tempo qualcosa di nuovo e molto espressivo, un pezzo contemporaneo che emana un senso di eredità ed eleganza.
In pochi mesi Julep è diventato un best-seller. Quale pensi sia stato il segreto del suo successo?
Credo che il mio design, fatto di forme graficamente semplici ed espressive, abbia trovato la combinazione perfetta con l’attenzione ai dettagli di Tacchini. Quando abbiamo finalmente presentato Julep al Salone di Milano nel 2018, la sensazione che sarebbe stato l’inizio di qualcosa di speciale era nell’aria. Forse perché Julep è stato leggermente in anticipo sui tempi, quindi non ha seguito una tendenza, ma ha contribuito ad aprire una nuova strada. Oggi le persone sono molto più informate sia sul lavoro contemporaneo che sul patrimonio del design: Julep è riuscito a posizionarsi tra questi due mondi e credo resterà un pezzo iconico per molto tempo, anche grazie alla varietà di rivestimenti proposti dalla raffinata sensibilità di Tacchini. Oggi ancora di più grazie all’ampliamento dell’offerta ai rivestimenti in pelle.
Perché si chiama Julep?
Il nome è un riferimento scherzoso a una scena immaginaria su come sarebbe stato utilizzato il divano. Ho pensato a un aperitivo degli anni Cinquanta, con persone ben vestite che si muovevano lentamente sulle note della musica suonata da un’orchestra, intorno a bellissimi mobili curvilinei.