Tacchini New Collections: Utopia

Sono capaci tutti di fare la rivoluzione dal divano. Ma in pochissimi sono capaci di fare la rivoluzione con il divano, trasformando un oggetto di uso quotidiano in uno strumento per immaginare un futuro migliore, e non sempre realizzabile. A loro – artigiani sognatori, attivisti del fare – è dedicata quest’edizione del Journal Tacchini, in cui il progetto si fa linguaggio e le parole ancorano forme e materiali a una missione che non si limita a risolvere un problema, decorare un ambiente, vendere un prodotto, ma si spinge oltre.

Ricordando l’etimologia della parola progetto, che deriva dal latino projacere, “gettare avanti”, Marco Zanuso diceva che progettare significa “gettare la propria creatività al di là della storia”. Tra una corrente e la successiva, una tendenza passeggera e una svolta tecnologica, questa vocazione all’idealismo torna ciclicamente nella pratica del design. O forse non sparisce mai del tutto. Nelle pagine che seguono, l’utopia è un filo rosso che attraversa i decenni, incarnandosi ogni volta in una nuova forma e una nuova promessa, ma offrendoci sempre un motivo, una direzione, un traguardo da inseguire.

LE MURA, designed by Mario Bellini

Il progetto Le Mura di Mario Bellini rappresenta il manifesto di un design radical che ha attraversato tutti gli anni ’70 italiani: il design come risposta a domande non solo di estetica, proporzioni, ergonomia, ma anche di contenuto sociale, etico e morale. Il risultato è un progetto di una forza inesauribile: che non si consuma a distanza di cinquant’anni. Il tema della modularità è centrale, e si esprime già dal nome scelto per questo sistema di divani: così come i grossi massi componevano le imponenti mura romane, così gli elementi di seduta si accostano in un processo teoricamente infinito. In questo modo, il divano si presta ad ambienti piccoli ma anche molto grandi, senza mai perdere la cifra stilistica. Tacchini riscopre questo prezioso progetto, e lo riedita nel rispetto dell’originale, esaltando la vocazione alla comodità.

DOLMEN, designed by Noé Duchaufour-Lawrance

Forme che si perdono nel tempo, modellate dall’erosione del vento, del sole e della pioggia, diventano sculture che sembrano quasi emergere dal suolo. Semplici e primitive, lisce e perfettamente levigate, solitarie o vicine, unite in un incastro perfetto. Disponibili in due misure, i tavolini nati dalla creatività di Noé Duchaufour-Lawrence sono interamente realizzati in Breccia Bresciana o in Fior di Pesco Carsico, marmi quasi a kilometro zero − estratti nelle vicinanze del luogo di produzione dei tavolini stessi − così come espressamente richiesto dal designer francese.

GUNTA, designed by Studiopepe

Una scultura eterea e fluttuante che trasforma la materia in strumento di design. Un chiarore caldo e soffuso che divide lo spazio, ma allo stesso tempo lo unisce. Disponibile in due misure, il paravento luminoso di Studiopepe è realizzato in fibra di resina cocoon − materiale plastico in grado di creare forme morbide e avvolgenti, quasi delle nuvole, effimere ma estremamente consistenti − spruzzata manualmente su una struttura in metallo.

KANJI, designed by Monica Förster

Elementi pesanti si legano ad altri più leggeri, come segni d’inchiostro tracciati su un foglio per formare un carattere, una lettera, un ideogramma. Nette contrapposizioni di spessori si traducono in espressioni grafiche incisive: per dar vita a queste inconfondibili figure in marmo e legno di frassino Monica Förster si ispira alla calligrafia, l’arte di scrivere in forma elegante e regolare. I tavolini sono disponibili in due misure e varianti colore, Breccia Bresciana con struttura in tinto noce per una finitura calda e delicata, Fior di Pesco Carsico con struttura in grigio scuro per toni più decisi e rigorosi.

MILL, designed by Monica Förster

La storia di due elementi, che si sfregano uno contro l’altro fino a incastrarsi perfettamente. Monica Förster rivisita i classici tavolini con sostegno centrale creando un punto di rottura nella superficie tradizionalmente piatta e liscia del piano in legno, che sembra quasi diventare una macina in pietra con il caratteristico foro centrale nel quale si inserisce la gamba in marmo. Questi tavolini sono disponibili in due misure e varianti colore, con base in Breccia Bresciana o Fior di Pesco Carsico e piano in massello di frassino a poro aperto tinto noce o grigio scuro.

TRAMPOLINO, designed by Monica Förster

Un’importante base in legno, un piano in marmo quasi sospeso e una gamba centrale che lo percorre in tutta la sua lunghezza, sostenendolo. Tre elementi, un incontro di proporzioni ed equilibri che può riconfigurarsi in una moltitudine di tavolini a sbalzo dal design asimmetrico, nei quali è possibile scorgere le forme di un trampolino o le sembianze della celebre casa Fallingwater di Frank Lloyd Wright. Sono disponibili in due misure e varianti colore, entrambe con base in massello di frassino a poro aperto per poter percepire le venature e l’intensità di questo nobile materiale.

TOGRUL, designed by Gordon Guillaumier

Un totem capace di trasformare qualsiasi ambiente in un tempio della convivialità. Con Togrul, il designer Gordon Guillaumier si spinge oltre i limiti della materia per realizzare un tavolo adatto sia agli ambienti domestici che a quelli contract. Disponibili in dimensioni diverse, le basi sono in poliuretano rigido con finiture materiche in argilla, realizzata con terra cruda al 100% e spatolata a mano da maestri artigiani. Il piano in marmo è disponibile in versione rotonda e ovale, con diverse finiture. La base scultorea di Togrul è una sintesi perfetta di slancio e solidità.

PIGRECO Limited Edition “The Blue Window”

The exclusive re-edition of the Pigreco chair by Tobia Scarpa for Tacchini (2021) responds to a desire: to transmit a “sense of space” to a traditionally static object, thanks to the proportion between solids and voids, and the harmony between straight and curved lines. The triangle acts as a dynamic element, reinforced by the two rear legs that guarantee stability to the seat, without compromising the feeling of lightness that pervades the object. Among the novelties 2022 Tacchini presents the new limited edition The Blue Window in a special finish chosen by the architect Tobia Scarpa, in a limited edition series of 100 exclusive pieces. Made in shades of blue with aniline dye, the seat is also characterized by the particular upholstery, the Ria fabric by Kvadrat designed by Raf Simons, inspired by the painting technique of pointillism, in which the fragmented colors deliver a subtle luminous effect and a thick and comfortable texture.

ANNI, designed by Studiopepe

Toni naturali si intrecciano a motivi diversi, lasciando spazio a piccoli dettagli colorati che catturano lo sguardo con lontani richiami Bauhaus. Contrasti di trame, consistenze e colori prendono forma dalla sovrapposizione dei tappeti, esaltando la manualità e la maestria artigiana che li ha intrecciati. Le stuoie grandi, a pelo corto, sono disponibili a righe o quadretti, chiare o scure. Il tappeto piccolo, a pelo più lungo, riprende il dettaglio colorato della stuoia a cui viene sovrapposto. Entrambe le misure sono realizzate in lana naturale, annodata a mano in Nepal, con dettaglio colorato giallo o blu.

SOPHIA, designed by Studiopepe

Una piccola sfera di luce, che sembra quasi una perla ancora racchiusa nella sua conchiglia, abbaglia con assoluta purezza. Ceramica e vetro opalino si vestono di eleganza e semplicità in una lampada scultura che esalta il delicato accostamento di materiali legati dalle stesse sfumature cromatiche.

ALMA, designed by Studiopepe

Midollino naturale intrecciato a mano, cemento e limestone bocciardato giocano, si accostano e si mescolano. Inedite sovrapposizioni materiche danno vita a una lampada in cui materiali diversi, accomunati dalla stessa purezza iconografica, scrivono un nuovo capitolo dell’interminabile dialogo tra artigianalità e design.

FRIEDL, LUCIE and MARLENE, designed by Studiopepe

Archetipi, linee e geometrie si fondono. Colori e sensazioni tattili prendono forma. Studiopepe consegna al design materiali poveri e antiche lavorazioni: nasce una famiglia di vasi che evocano la materia e le tecniche che li hanno plasmati mettendo in luce una bellezza fatta di assoluta semplicità.