Il Modernismo in Giappone e un classico del design italiano
Kunio Mayekawa, una figura chiave della moderna architettura giapponese, nacque nel 1905 nella prefettura di Niigata in Giappone. Entrò nella First Tokyo Middle School nel 1918, e poi nella Tokyo Imperial University nel 1925. Dopo la laurea nel 1928, si recò in Francia come apprendista di Le Corbusier. Nel 1930 tornò in Giappone e lavorò con Antonin Raymond (studente di Frank Lloyd Wright), e nel 1935 fondò il proprio studio Mayekawa Kunio Associates. La sua casa è stata descritta come il suo punto di partenza, in cui ha portato l’idea di colonne portanti a livello del suolo all’interno della casa, per creare uno spazio a due piani. La casa originale è stata smantellata e trasferita all’Edo-Tokyo Open Air Architectural Museum.
Vista interna della casa di Maekawa a Tokyo
La casa di Tokyo di Kunio Maekawa, uno dei discepoli giapponesi di Le Corbusier
La casa di Maekawa fu originariamente costruita nel 1942, durante il regime di guerra. L’interno era una squisita unione di tecniche costruttive giapponesi e funzionalismo occidentale.
Un nuovo classico del design per Tacchini: Lina
Lina è la riedizione di uno dei primi progetti disegnati da Gianfranco Frattini, uno dei grandi maestri del design italiano. Segnalata nel 1955 per il Compasso d’oro, la poltrona è caratterizzata da una struttura in legno molto particolare che le conferisce un aspetto solido eppure leggero. Merito delle gambe sottili e dell’elemento in multistrato curvato, che sorregge il fianco dello schienale e diventa al contempo ala d’appoggio dei braccioli. Una lavorazione molto innovativa per l’epoca, eseguita oggi con attenzione filologica. Poltrona di grande presenza, per il suo stile senza tempo Lina si abbina con naturalezza a tutti divani della collezione Tacchini, sia in ambienti domestici che in aree contract.