La linea italiana: Gianfranco Frattini
A partire dalle avanguardie artistiche del secolo scorso, il design italiano continua a ispirare movimenti, espressioni e modi d’essere che trovano nella linea italiana la manifestazione più autentica della cultura del progetto. Qual è, dunque, il segreto del design italiano? Dove si nasconde il suo intramontabile spirito che tutt’oggi continua a guidare l’evoluzione della disciplina?
Lo spirito collettivo tra passato e presente
Gianfranco Frattini (Padova, 15.5.1926 – Milano, 6.4.2004) fa parte di quell’abile generazione di architetti e designer che hanno segnato il movimento del design italiano del secolo scorso. I progetti di Frattini vantano un’eleganza formale che comunica con chiarezza e semplicità le idee e le riflessioni che hanno portato alla loro creazione. Collaboratore di Giò Ponti all’inizio della carriera (1952 – 1956), Gianfranco Frattini svilupperà nel corso degli anni un personale e sintomatico approccio alla progettazione guidato da un’attenta ricerca formale e strutturale.
Dopo una dettagliata analisi della carriera del progettista, Tacchini ha deciso di realizzare due progetti di Gianfranco Frattini: la poltrona Agnese e il sistema di sedute Sesann. Agnese e Sesann condividono la stessa anima progettuale, declinata in due diverse configurazioni visive. Agnese, disegnata nel 1956 nello studio in via Sant’Agnese a Milano, nasce dall’idea di proporre l’archetipo della poltrona informale, caratterizzata da una seduta imbottita – geometrica ed essenziale – supportata da una base in legno classica e lineare. Proposta da Tacchini con una fedeltà filologica all’originale ed una realizzazione accurata in ogni dettaglio, accompagnata da un pouf coordinato, sempre su progetto originale di Gianfranco Frattini, la poltrona Agnese vuole essere solo l’inizio di un completo progetto di riscoperta dello stile di un grande designer e di un’intera atmosfera d’arredo. Sesann, dall’altro lato, presenta una forma organica e informale, realizzata avvolgendo una struttura in tubolare di metallo attorno a una morbida seduta imbottita.