Grand Sesann

Sesann rinasce in nuove dimensioni per offrire maggior comfort e sensualità con una seduta profonda e accogliente che esalta ancora di più i volumi importanti di questo storico divano. Grand Sesann diventa così sinonimo di pace e riposo assoluto, senza perdere i tratti distintivi dell’iconico progetto di Gianfranco Frattini e della riedizione già presentata da Tacchini nel 2015 – come l’architettura in tubolare metallico che avvolge le morbide forme e gli abbinamenti cromatici e materici di grande impatto che si possono creare tra struttura, imbottitura e piedini in legno.


Designer: Gianfranco FrattiniAnno: 2024
Dimensioni

Cod. OSES265
L 265 P 107 H 67 cm
H seat 38 cm

Cod. OSES240
L 240 P 94 H 67 cm
H seat 38 cm

Cod. OSES180
L 180 P 94 H 67 cm
H seat 38 cm

Cod. OSES110
L 110 P 94 H 67 cm
H seat 38 cm

Cod. OSESP76
L 75 P 70 H 42 cm

Materiali e finiture
Struttura interna: schiumato a freddo con inserto schienale e sedile in poliuretano espanso. Sedile in multistrato di pioppo spessore 18 mm e massello di abete con cinghie elastiche.
Base: metallo verniciato o cromato.
Piedi: frassino tinto noce o grigio.
Rivestimento: non sfoderabile.
Finiture base:

T02

T07

T23

T27

T28
Finiture piedi:

T49

T134

Poliuretano espanso 26%

Rivestimento 24%

Schiumato 21%

Ferro 11%

Multistrato di pioppo 7%

Frassino 4%

Massello di abete 4%

Cinghie elastiche 3%

 

Download

Gianfranco Frattini

Gianfranco Frattini è nato in Italia, a Padova, il 15 maggio 1926. Si è laureato con una laurea in architettura al Politecnico di Milano nell’anno 1953. Alla fine degli anni ’50 è tra i fondatori dell’ADI, Associazione per il Disegno  Industriale. Frattini apre il suo studio professionale a Milano, dopo aver lavorato nell’ufficio del suo maestro e mentore Giò Ponti. Nell’arco di pochi anni, diventa un designer industriale di fama internazionale. Tra i suoi numerosi progetti di successo, nel 1956 disegna la poltrona modello 849, che viene premiata con il riconoscimento “Compasso d’Oro”. Ora, questa poltrona, seguendo le linee del progetto originale, viene riproposta da Tacchini con il nome di “Agnese”.